Hai mai sentito parlare delle ricerche scientifiche sul potere terapeutico della risata?

Oggi vogliamo condividere con te la storia di un uomo che, nonostante sia rimasto in ombra per molti, ha sperimentato personalmente la straordinaria efficacia della risata come forma di terapia. Stiamo parlando di Norman Cousins, un rinomato giornalista e scrittore americano.

Norman Cousins ha vissuto un’esperienza straordinaria e ispiratrice nella sua lotta contro una malattia gravissima, la spondilite anchilosante, diagnosticata nel 1960 e considerata teoricamente incurabile. Invece di accettare passivamente la sua condizione, Cousins è diventato un vero precursore nella scoperta dei benefici curativi della risata.

Immerso nella sua battaglia contro il dolore, Cousins ha iniziato a “curarsi” con una medicina insolita: la comicità. Guardava film comici, candid camera e si avvicinava a tutto ciò che potesse suscitare una risata genuina. Nel 1979, ha condiviso la sua incredibile esperienza attraverso il libro “Anatomia di una malattia”.

Cousins ha rivelato che bastavano 10 minuti di risate al giorno per consentirgli di dormire per due ore senza dolore. Sorprendentemente, la risata ha sostituito gradualmente la terapia a base di antidolorifici, portandolo alla completa guarigione da una malattia che inizialmente sembrava insuperabile.

Questo straordinario percorso di guarigione è diventato un ponte tra la medicina tradizionale e le terapie alternative. Cousins ha sottolineato il ruolo fondamentale della risata come attivatore naturale delle endorfine, i nostri antidolorifici interni, e come riduttore del cortisolo, l’ormone dello stress.

Grazie a questo approccio unico e al supporto della vitamina C, Cousins è diventato un fervente sostenitore della risata come terapia. Nonostante la diagnosi iniziale di una malattia considerata incurabile, ha vissuto fino al 1990, dimostrando il potere trasformativo della risata nella sua vita e nella sua salute.